Ciao ragazzi...eccoci di nuovo qua, per un nuovo appuntamento con i nostri tesserati. Come tutti sapete la nostra regione è stata di nuovo declassata a zona rossa, siamo stati di nuovo confinati in casa, limitati nei movimenti ed impossibilitati a socializzare come vorremmo. Ma come indicato nel titolo, si barcolla, ma non si molla. Non si molla perchè noi siamo runners e sappiamo cosa vuol dire affrontare una salita, sappiamo cosa vuol dire sentire il cuore pulsare a mille e avere paura di non farcela. Ma puntualmente ogni cattivo pensiero viene cancellato dalla nostra mentalità: no, non molliamo, perchè noi siamo runners e il nostro obiettivo deve essere sempre quello di raggiungere la cima della salita, perchè sappiamo che dopo ogni salita c'è sempre una discesa e dopo una partenza c'è sempre un arrivo. La stessa mentalità deve essere applicata nell'affrontare questo virus: è vero, dopo oltre un anno siamo stanchi e a corto di fiato, ma d'altronde se vuoi vedere l'arcobaleno devi rassegnarti a sopportare prima la pioggia. Nella speranza che questo appuntamento settimanale vi permetta di affrontare con ancora più entusiasmo e determinazione tutto il brutto che vi circonda, eccoci pronti con una nuova intervista. Fiato alle trombe: si parte!!!
IVANO DEL GIOVANE
Ivano Del Giovane fa parte della Podistica Pomezia da 3 anni: amante del running, è uno degli atleti più presenti alle gare del weekend. Predilige prendere parte principalmente alle gare da 10 km, ma ultimamente si è cimentato anche sulla mezza maratona con risultati più che lusinghieri. Proprio questi buoni risultati sulla 21 km (non ultima l'ultima edizione della Corrifregene) lo ha portato a strizzare l'occhiolino alla maratona, discorso momentaneamente sospeso a causa dell'emergenza sanitaria che stiamo vivendo. Ma conoscendo la sua tenacia e costanza, siamo sicuri che riprenderà il discorso appena possibile.
Direttivo: Ciao Ivano, benvenuto nella nostra rubrica. Ci dici come è nata la tua passione per il running? Ivano: Ciao amici della Podistica, la mia passione per il running è arrivata tardi. Dopo tanti anni di calcio passato tra le varie categorie, come tutti i calciatori arriva l'ora che devi smettere e la cosa è abbastanza traumatica. Con la fine degli allenamenti uno tende inevitabilmente a rilassarsi e un giorno di circa cinque anni fa, dopo una vacanza in Calabria, mi resi conto che forse mi ero rilassato troppo: la bilancia indicava 92 kg e il disappunto fu enorme. Decisi così di rimettermi in moto, cominciando a fare delle camminate veloci. Dopo sei mesi in cui persi circa 10 kg cominciai ad alternare camminata e corsa fino ad arrivare a fare 10-12 km di corsa senza mai fermarmi. Poi 3 anni fa il mio amico e collega Vincenzo Fabozzi mi ha convinto ad iscrivermi alla Podistica (dove sono stato accolto benissimo e sentito subito a mio agio) per partecipare a qualche gara. La mia prima gara fu in casa, la “Pavona Run” conclusa con un buon tempo e da lì è cominciata la mia ormai forte passione per il running che si è trasformata ormai in una vera e propria droga di cui non posso fare a meno.
D: Ti vediamo sempre in tiro e perfettamente in forma: per i tuoi allenamenti segui delle tabelle o vai a sensazione? Inoltre fai attenzione anche all'alimentazione? I: All'inizio andavo a sensazione poi quando o cominciato a migliorare il mio compagno di squadra Francesco Lamanna mi ha preparato 2 tabelle, una per i 10 km. e una per la mezza che mi hanno aiutato molto, facendomi fare degli ottimi risultati. Per quel che riguarda l'alimentazione non faccio diete specifiche cerco solo di mangiare più sano possibile.
D: Durante questa pandemia sei riuscito ad allenarti con continuità o sono venuti a mancare gli stimoli? I: Si, devo dire che durante la pandemia sono comunque riuscito ad allenarmi con continuità e senza grandi problemi, grazie anche alla pista di cui posso usufruire dove lavoro aiutandomi a non abbassare la guardia e restando sempre attivo sia fisicamente che mentalmente.
D: Sei uno degli atleti più presenti alle gare del weekend.Quanto ti manca gareggiare? I: Le gare mi mancano molto: mi manca l'appuntamento con i compagni prima di partire, mi manca la preparazione alla gara, mi mancano le risate e i commenti prima e dopo la gara sotto il nostro gazebo con la foto di rito e soprattutto mi manca la gara vera e propria, dove sei concentrato solo su essa e ti spariscono tutti i pensieri negativi, lo stress e le cose andate male durante la settimana. Quei momenti di corsa ti fanno stare così bene che non ti fermeresti mai.
D: Quale è il ricordo più bello collegato ad una delle tante corse a cui hai preso parte? I: Il ricordo più bello è legato alla mezza maratona di Firenze: sono partito con mia moglie e mia figlia insieme ad un’altra coppia con figlia al seguito, anche loro per partecipare alla corsa. Partimmo dalla stazione Tiburtina con il pullman con tanto entusiasmo e un’emozione che non provavo da tempo. Arrivati in albergo ci siamo dedicati subito a girare per la città, visitando i luoghi più belli per poi andare a cena con altri amici venuti in macchina. La mattina della gara ci incontrammo poi con i compagni di squadra della Podistica, anche loro venuti a gareggiare. Ricordo con estremo piacere il riscaldamento, la foto di rito e la gara bellissima, finita con un bel tempo. Momenti per me indelebili, passati ammirando le bellezze di Firenze e percorrendo posti mai visti insieme ad una marea di atleti che correvano mostrando tutto l'amore per la corsa.
D: C'è una gara che non vedi l'ora di tornare a correre? I: Onestamente non vedo l'ora di tornare a correre la Roma-Ostia, perché la prima volta che la affrontai avevo un febbrone da cavallo e non me la sono potuta godere come avrei voluto: ricordo che partii nonostante mi sentissi male e la soffrii tantissimo, anche se riuscii a portarla a termine.
D: Dopo i buoni risultati sulla mezza, un pensierino sulla maratona hai cominciato a farlo? Se sì, quale maratona sceglieresti per il tuo esordio sulla distanza? I: Beh, è ovvio che mi piacerebbe molto fare la regina delle corse e neanche a dirlo il mio esordio lo sogno nella maratona di Roma, la mia citta!
D: La tua famiglia asseconda questa tua passione? Viene a fare il tifo per te? I: Su questa cosa sono fortunato: la mia famiglia ha sempre assecondato questa mia passione e mi ha seguito in molte gare, sostenendomi in tutto e per tutto. Ciò mi rende molto felice e per questo ringrazio mia moglie
D: Edizione straordinaria: la pandemia è finita! Quale è la prima cosa che fai? I: Una volta finita la pandemia le cose che vorrei fare sono molte, ma la prima che mi viene in mente è una bella vacanza nella mia Riccione, con mia moglie e soprattutto con le mie scarpe e la canotta della Podistica. Mi piacerebbe tornare a fare ogni mattina quei 12/14 km di lungomare che dividono Riccione da Cattolica, salutando gli amici runner che incontro. A concludere un bel tuffo rigenerante in mare!
D: Ci dai un tuo pensiero sulla Podistica Pomezia? C'è secondo te un qualche servizio che dovrebbe essere proposto o migliorato? I: Che dire della Podistica Pomezia? Tutto il bene possibile: da quando ne faccio parte ho ricevuto solo amicizia da tutti i suoi componenti! Per me è una grande famiglia che non vedo l'ora di rincontrare sotto il nostro gazebo che, visto gli iscritti in continuo aumento, bisognerebbe forse ingrandire (tipo quello di altri gruppi podistici). Per quanto riguarda voi del direttivo siete tutte persone serie e competenti che si stanno impegnando molto per portare la Podistica ai livelli delle società più prestigiose presenti sul territorio capitolino e per questo sono ancora più orgoglioso di farne parte
D: Sappiamo che sei un grande tifoso romanista, per cui ti lasciamo con una provocazione: meglio un Personal Best sulla mezza o un gol della Roma? I: In questo momento molto meglio un PB sulla mezza! La Roma rimane sempre il mio grande amore, ma la corsa mi ha ridato quella voglia di vivere e divertirmi come quando ero ragazzo!
D: Abbiamo finito. Vuoi salutare i tuoi colleghi? I: Certamente! Un carissimo saluto a tutti gli amici atleti della Podistica Pomezia e…grazie di esistere!!!
Ciao ragazzi...purtroppo ci risiamo. Dopo un anno passato tra mille incertezze, paure e timori, siamo di nuovo tutti bloccati presso i propri domicili e purtroppo quella luce in fondo al tunnel che cominciavamo a intravedere sembra essersi di nuovo allontanata. Diciamo la verità: contagi e vittime in costante crescita non consentivano di prendere decisione diverse e quindi eccoci di nuovo a malincuore confinati in zona rossa: spostamenti solo se necessari e tante, tante proibizioni, con all'orizzonte una santa Pasqua da passare di nuovo chiusi in casa, esattamente come un anno fa. Noi amanti del running possiamo comunque spostarci e fare i nostri allenamenti senza particolari problemi (salvo alcuni esagitati incontrati per strada che puntualmente ti insultano), ma il tempo in cui potremo di nuovo gareggiare in completa libertà, divertirci e abbracciarci sembra veramente ancora molto lontano. Ma noi teniamo botta e andiamo avanti, non ci fermiamo: andiamo avanti con le attività della nostra podistica, procediamo con i nostri allenamenti e proseguiamo con le nostre interviste, perché quando questo virus se ne sarà andato, dobbiamo farci trovare pronti a riprendere da dove abbiamo interrotto. Eccoci quindi di nuovo qua, pronti a presentarvi un altro protagonista della nostra rubrica de "L'angolo del tesserato" : oggi è il turno di un giovane atleta da poco entrato a far parte del nostro gruppo, che si è messo a nudo per noi, mostrando una grande passione per il running.
DAVID GALIA
David Galia e una delle nuove leve della Podistica Pomezia: iscrittosi alla nostra società poco prima dell'esplosione della pandemia, non ha avuto ancora occasione di indossare i nostri colori in gare ufficiali. Chi ha avuto modo di allenarsi con lui lo dipinge come un ragazzo molto simpatico ed espansivo, ma ha notato anche che il "pischello" (ha appena 23 anni) ha delle potenzialità non indifferenti e potrebbe farsi notare nelle gare brevi. Siamo tutti curiosi di vederlo all'opera: dobbiamo solo avere pazienza e sperare che questa emergenza sanitaria finisca il prima possibile.
Direttivo: Ciao David, e benvenuto nella nostra rubrica. Ci racconti come è nata la tua passione per il running? David: La mia passione per il running nasce fin da quando sono bambino. In molti mi dicevano di provarci, ma in realtà io avevo già maturato una certa passione per l’atletica, su cui mi sarebbe piaciuto cimentarmi come velocista. Vedere correre la gente mi ha sempre procurato un certo interesse, per cui, indipendentemente dai consigli ricevuti, decisi di iniziare a dedicarmi al running.
Di: Ci dici come sei venuto a conoscenza della Podistica Pomezia e perché hai deciso di tesserarti con noi? Da: Ho conosciuto la Podistica Pomezia grazie al motore di ricerca di Google: cercando una società podistica presso cui iscrivermi mi è stato proposto il vostro nome, per cui ho preso contatto con voi del direttivo che mi avete spiegato tutti i dettagli per il tesseramento. Mi avete proposto anche di fare una prova insieme a voi, per cui il fine settimana successivo mi sono ritrovato a fare un allenamento di gruppo insieme ad altri tesserati della squadra. Il clima e l’allegria respirati durante questa corsa da Pomezia a Torvaianica (e ritorno) mi è piaciuto tantissimo, e da qui è cominciata la mia avventura all’interno della Podistica Pomezia.
Di: Generalmente come strutturi i tuoi allenamenti? Segui delle tabelle o vai a sensazione? Da: Al momento non seguo tabelle, ma vado a sensazione: è un percorso nuovo che ho cominciato da poco, ma penso di poter dare il mio contributo per portare in alto i colori della Podistica grazie alla passione che metto in quello che faccio.
Di: Preferisci allenarti in gruppo o da solo? Inoltre soffri di più il caldo o il freddo? Da: Sicuramente preferisco allenarmi in gruppo, in quanto gli stimoli sono maggiori ed allenarsi insieme ad altri è sempre qualcosa di speciale che mi dà una spinta in più. Quanto al discorso della temperatura, sicuramente quello che mi crea più problemi è il freddo, in quanto spesso mi provoca fastidi muscolari. Poiché ho risolto dei fastidi di pubalgia riprendendo finalmente a correre vorrei evitare di fermarmi nuovamente.
Di: Durante questa pandemia sei riuscito ad allenarti con regolarità o sono venuti a mancare gli stimoli? Da: Fortunatamente sono riuscito ad allenarmi con una certa regolarità senza particolari problemi. Solo ultimamente ho avuto qualche problema che mi ha costretto a saltare qualche seduta, ma ciò non mi impedisce di continuare ad allenarmi e cercare di dare il meglio di me.
Di: Ti è mai capitato qualcosa di particolare durante una corsa o un allenamento? Da: No, non mi è successo mai nulla di particolare. Diciamo che la cosa che noto è che durante la corsa provo quella scarica di adrenalina che mi spinge a cercare di dare di più di quello che posso. Il bello dell’atletica è proprio questo: il divertimento e la passione ti spingono a cercare di superare i tuoi limiti.
Di: Quale è la gara podistica più bella a cui hai preso parte? Da: Purtroppo non ho ancora avuto occasione di partecipare a gare coi vostri colori a causa di questa pandemia. Speriamo che tutto riprenda presto e possa finalmente partecipare ad una gara insieme a tutti voi.
Di: 10 km, 21 km o maratona. C’è una distanza che preferisci? Da: Sicuramente mi piacerebbe cimentarmi sulla 21 km, ma ci devo ancora lavorare. Spero di riuscire a prepararla a breve, anche se so già che quando si comincia ad andare su distanze consistenti ci vuole sudore, sacrificio e soprattutto passione, altrimenti non si va da nessuna parte.
Di: Se avessi l’opportunità di partecipare ad una maratona internazionale, a quale vorresti partecipare? Da: Beh, credo che il fascino della maratona di New York non abbia eguali e quindi la mia scelta ricadrebbe sicuramente su di essa.
Di: Che consiglio ti senti di dare a chi si avvicina per la prima volta al mondo del running? Da: Ma guarda, l’unico consiglio che darei è di provarci. Oltre che essere una bella esperienza e farti sentire bene fisicamente è anche una cosa che ti scarica parecchio e ti calma, consentendoti di affrontare i problemi giornalieri con più serenità e tranquillità.
Di: Purtroppo la pandemia ci ha impedito di avere momentidi aggregazione tra i nostri tesserati, e quindi molti nostri atleti ancora non si conoscono in modo approfondito tra di loro. Ci fai un primo bilancio circa la tua appartenenza alla Podistica Pomezia? Da: Non può che essere positiva. Coloro che ho avuto il piacere di conoscere negli allenamenti si sono dimostrati tutti dei bravi ragazzi: sono simpaticissimi e mi hanno messo subito a mio agio. Ho notato molto affiatamento e credo che la Podistica Pomezia sia veramente una grande squadra.
Di: Vuoi mandare un saluto ai tuoi amici della Podistica? Da: Certamente…nonostante non conosca tutti quanti mando un forte abbraccio all’intera Podistica. Speriamo che questa pandemia finisca quanto prima, in modo da ritrovarci come tempo fa sotto il gazebo e fare quanto prima una gara insieme a tutti voi.Un saluto da David.
Ciao a tutti, purtroppo sembra che ci risiamo: l'aumento della curva dei contagi non ci consente di essere ottimisti e l'ombra di un nuovo giro di vite sembra affacciarsi sempre più insistentemente all'orizzonte. Da lunedì prossimo il Lazio passerà a zona rossa e per il weekend della prossima Pasqua si prevede un blocco alla circolazione molto rigido (non si è parlato di lockdown, ma siamo vicini)...che possiamo fare? Purtroppo la situazione è questa e dobbiamo sperare che la campagna vaccinale subisca una brusca impennata in modo da uscire il prima possibile da questa situazione. Sappiamo benissimo che è difficile accettare nuove restrizioni dopo oltre un anno di sacrifici che sembrano essere stati completamente inutili, ma non dobbiamo smettere di guardare con fiducia al futuro, pensando che prima o poi ne usciremo. Confucio diceva: "è meglio accendere una piccola candela che maledire l’oscurità". Noi quindi vogliamo continuare ad accendere questa piccola candela per spazzare via le cupe ombre che ci circondano e portarvi un minimo di allegria e spensieratezza con la nostra rubrica de "L'angolo del tesserato": anzi, visto il momento, forse la scelta di questa settimana è ricaduta sulla persona più adatta. Infatti se da una parte ci sembra doveroso, nella settimana della festa della donna, intervistare un'altra delle nostre quote rosa, dall'altra la sorte ci ha portato a intervistare una delle persone più ottimiste e altruiste del nostro gruppo.
EMILIA PERRI
Emilia Perri fa parte della Podistica Pomezia dal febbraio 2019. Fin da bambina ha fatto parte del mondo dell’atletica, partecipando ai campionati studenteschi. Amante del running, è una delle nostre atlete più veloci e spesso sale sul podio di categoria. Dopo un costante miglioramento dei tempi sulla distanza di 10 km, ha iniziato a correre la mezza maratona, chiudendo Fiumicino e Fregene con tempi di tutto rispetto. Impegnata da anni nel sociale, rappresenta un mix di ottimismo, altruismo e costanza che spesso coinvolge chi la frequenta. Vista la regolarità e la dedizione che mette in tutto quello che fa, siamo certi che la sua passione per la corsa la porterà presto a provare a cimentarsi nella maratona.
Direttivo: Ciao Emilia, benvenuta. Allora, parlaci della tua passione per il running: come è nata? Emilia: Ciao a tutti! Innanzitutto vi ringrazio per questa bellissima iniziativa che consente a noi atleti della Podistica di conoscerci meglio. Ma siete sicuri che volete che io risponda alle vostre domande? Beh, lo faccio molto volentieri… La mia passione per lo sport nasce sin da bambina: all’età di nove anni ero già sulla pista d’atletica grazie a mio fratello e successivamente, al mio attuale cognato, che mi fecero innamorare di questo sport. Le mie prime specialità sono state salto in lungo e salto in alto. Durante il periodo scolastico ho vinto spesso le gare cui prendevo parte, qualificandomi per le nazionali dei campionati studenteschi. Il mondo delle corse su strada mi è sempre piaciuto, ho preso parte a delle gare podistiche sia quando stavo ancora in Calabria, sia quando mi sono trasferita nel Lazio: pensa che ho corso anche alcune edizioni della gara “Sulle orme di Enea”. A causa di un problema di salute ho dovuto abbandonare per un periodo di circa 10 anni: poi quando ho cominciato a star meglio ho ripreso a correre e così a dicembre 2018 ho corso la “We Run Rome”. In quell’occasione ho incontrato i fratelli Castiglia, i mitici “Luca ed Enzo”, i quali hanno insistito per iscrivermi con la Podistica Pomezia. E così mi sono iscritta a febbraio 2019 ed ho partecipato alla prima gara “La corsa del ricordo”. E’ iniziata così la bellissima avventura con la Podistica Pomezia.
D: Fai parte delle "quote rosa" della nostra società, un numero che negli ultimi due anni ha mostrato una lenta ma costante crescita. Secondo te ci sono le condizioni per migliorare questo dato? E: Quando mi sono iscritta, infatti, eravamo poche donne; da quando ho iniziato ho portato a casa bei risultati salendo sul podio diverse volte per i premi di categoria onorando il nome della Podistica Pomezia; questo può essere forse stato uno stimolo per altre ragazze, in quanto adesso la quota rosa è cresciuta notevolmente e siamo arrivate ad essere un bel numero. Sono sicura che crescerà ancora e io non mollo: corro e correrò come quota rosa della Podistica.
D: Un consiglio a chi si avvicina per la prima volta a questo sport? E: Chi si avvicina a questo sport, secondo me, deve essere prima di tutto innamorato dello “sport” in generale, poi della vita perché correndo si ha un vero senso di piena libertà, si acquista una vera autostima di se stessi, perché correndo capisci che ci devi mettere tanta passione; e se c’è l’hai dentro questa passione esplode veramente in tutti i sensi e ti aiuta sotto tanti aspetti.
D: Sappiamo che sei anche molto impegnata nel sociale. Immaginiamo sia molto complicato far conciliare tutti i tuoi impegni. E: Sì è vero sono molto impegnata nel sociale. Già nei primi anni che mi sono trasferita a Roma mi sono impegnata come volontaria all’ospedale “Bambin Gesù” travestendomi da Babbo Natale e da Befana, per portare qualche sorriso tra i bambini ricoverati nel reparto oncologico e cardiologico. Poi ho fatto la volontaria alla Caritas di Roma, e presso la Comunità S.Egidio dove ho vissuto esperienze indimenticabili. Attualmente sono presidente di un’associazione che si occupa di ospitalità e lavoriamo soprattutto con i disabili, le case famiglie e ospitiamo bambini che vengono in cura all’ospedale “Bambino Gesù” di Roma da altre città italiane e che dopo trapianti o mesi di chemioterapia, necessitano di qualche giorno di vacanza vicino al mare. In più, insieme alla Croce Rossa italiana di Pomezia, aiutiamo i senza fissa dimora del territorio. Insieme a mio marito e ai miei due figli Andrea e Federica prepariamo, con l’aiuto di alcuni volontari, i pasti caldi che vengono poi consegnati dalla Croce Rossa. Fra questi bellissimi ed impegnativi momenti cerco sempre di ritagliarmi un’oretta per fare una corsetta… Ed il mio motto è: mi scarico e mi ricarico. Questo mi dà una grande forza per andare avanti
D: Ricordi il tuo esordio podistico? Che sensazioni hai provato? E: La mia prima corsa su strada è stata la “Vivicittà”, gara molto particolare, in quanto si corre lo stesso giorno alla stessa ora in quasi tutti i capoluoghi d’Italia. Io l’ho corsa a Catanzaro perché sono calabrese, poi all’età di 22 anni per motivi di lavoro mi sono trasferita a Roma ed ho continuato a correre per le varie città del Lazio.
D: C'è una gara che ricordi con particolare piacere? per la quale hai pensato "Che bella, non vedo l'ora di correre la prossima edizione!" E: Ho avuto modo di partecipare a diverse gare e devo dire che in particolare due mi sono piaciute molto. La prima in zona mare, che è stata la mia seconda gara con la Podistica Pomezia: sto parlando della “Circeo Run”, 10 km che corri sul monte della Maga Circe per poi passare nel meraviglioso paesino e scendere giù verso la costa tra mito, storia e natura. La seconda è stata la “Corsa del pane” a Genzano di Roma, dove sono salita anche sul podio conquistando il primo posto di categoria. Si corre scendendo verso il lago di Nemi, poi si passa nel bosco e all’arrivo la bellissima pizza calda e bruschetta con il pane di Genzano. Questi per me veri motivi validi per dire: non vedo l’ora di correre la prossima edizione!!!
D: Dopo aver sfatato il tabù 21 km, un pensierino alla maratona lo stavi facendo? E: Non avevo mai partecipato Alla mezza maratona e così il 10 novembre 2019 ho corso la mia prima mezza a Fiumicino, e poi il 2 febbraio 2020 la mezza di Fregene, dove ho migliorato anche la mia prestazione concludendola con 1h e 50 minuti. Avevo pensato di correre la Mezza maratona più bella ed importante che ci sia, la “Roma Ostia” bloccata e rimandata poi a causa della Pandemia. Non nego che ho pensato anche ad iniziare a preparare una Maratona; penso che chi ama questo Sport, chi è veramente appassionato del running, non può non provare a correre una maratona. Spero di poterlo fare al più presto.
D: Hai la possibilità di partecipare ad una delle grandi maratone nel mondo: quale decidi di fare e perché. E: Sin da piccola ogni volta che hanno trasmesso la partenza della Maratona di New York in tv, ho sempre detto: che bello un giorno anche io voglio essere su quel ponte. Il fascino della città, di tanta gente multietnica e perché penso che sia la più bella gara nel mondo, mi potrebbero spingere a decidere di partecipare a questa maratona.
D: Poi invece è arrivata la pandemia e come sappiamo le competizioni podistiche sono state sospese...cosa ti manca di più? E: Quest’anno appena trascorso a causa di questa dannata pandemia, ha segnato tutti sotto tanti aspetti: lavorativi, familiari e sociali. La convivenza per diversi mesi in casa ha messo in crisi diverse famiglie, la scuola con la DAD ha reso vulnerabili molti ragazzi, adulti che hanno perso il lavoro. Insomma una catastrofe. Anche noi sportivi siamo stati penalizzati. Mi mancano le nostre domeniche, i nostri momenti magici pre e post gara, unici perché fatti di spensieratezza, divertimento, gioia, e passione per la corsa. Spero insieme a tutti voi, che presto possiamo ritornare a montare il gazebo, a ridere, a vivere i nostri bellissimi momenti insieme
D: Hai un rapporto eccezionale con tutti. Pensi sia più per il tuo carattere o per i dolci che porti alle gare? E: Il mio rapporto è eccezionale con tutti perché io amo tutti. Fa parte del mio carattere, sono molto altruista, mi piace stare in compagnia, creare e vivere nuove emozioni, ascolto gli altri molto volentieri, rido e scherzo con tutti. Il mio pregio è vivere per la mia famiglia e per gli altri. Il mio difetto, se lo possiamo definire difetto, è fare molto per gli altri...come possono mancare i miei dolci alle gare? È una tradizione di famiglia. La mia mamma preparava the e biscotti per mio fratello quando faceva sport e così faccio io. Mi piace rendere felici gli altri e tutti i miei amici della Podistica, anche se con poco, con un piccolo dolcetto...
D: Ti è stata appena regalata una bacchetta magica: quale è la prima cosa che fai? E: Beh se potessi avere una bacchetta magica vorrei creare una pista ciclabile dove poter correre tranquillamente, che parta da Pomezia fino al mare e che arrivi ad Ardea per poi ritornare a Pomezia. Chiedo troppo???
D: Ci dai un tuo giudizio sulla Podistica Pomezia? E: Sono felicissima di far parte di una squadra come la vos…anzi, come la nostra. Mi è stata data la possibilità di entrare a far parte del Direttivo, e ringrazio ogni singola persona che me lo ha permesso. Insieme abbiamo costruito molto, fatto diverse esperienze; prima della Pandemia erano in progetto diverse cose tra cui la nuova edizione della gara “Sulle orme di Enea”. Speriamo di poterla rifare al più presto. Io personalmente ho organizzato diverse cene con tutta la squadra per consentire di conoscerci meglio. La cena di Natale 2019 è stata fantastica, anche perché da poco c’era stato il matrimonio con gli “Spiriti Liberi”. Credo che questi eventi ci aiutino a tenere unita la squadra perché non è fatta solo di corsa, ma di veri rapporti umani dove a trionfare è l’amicizia e la sincerità...e questa è la Podistica Pomezia.
D: Abbiamo finito. Grazie per averci concesso questa piacevole chiaccherata. E: Grazie a tutti per avermi dato questa bellissima opportunità. Spero tanto che prima o poi anche la Podistica possa organizzare la sua prima “mezza maratona“ sul territorio. C’è sempre una prima volta. Un grande abbraccio virtuale a tutti e spero di incontrarvi al più presto.
Ciao a tutti, ragazzi. Eccoci qua, pronti per il nuovo appuntamento de ”L'angolo del tesserato”… questa iniziativa sembra aver riscosso un buon successo e poiché a noi della Podistica ci piace sperimentare, oggi ne abbiamo fatto un altro. Ci siamo divertiti a mettere in piedi un’intervista doppia (avete presente quelle viste in alcuni programmi televisivi?), coinvolgendo una delle coppie della nostra società.
Ci siamo divertiti a sottoporre separatamente alle nostre "vittime" di turno domande mirate a verificare il loro feeling e a nostro avviso l’esperimento è perfettamente riuscito. Anzi dobbiamo dire che ci ha portato a scoprire due persone estremamente affiatate tra di loro, molto disponibili e estremamente simpatiche: insomma, veramente due belle persone!
ANTONELLA CARBONE MASSIMO RENDINA
Antonella Carbone ama lo sport in generale. Una delle frasi ricorrenti che gli sentiamo dire è: "Se potessi ne praticherei uno diverso ogni ora". Dotata di grande creatività, si diverte a realizzare a livello artistico le idee che gli passano per la testa. Adora ridere, per cui preferisce allo spirito agonistico l'allegria e il clima di festa che si respira nel pre e post gara! Massimo Rendina proviene dal mondo del ciclismo e da corse “intense” come la Spartan Race. Successivamente ha iniziato a dedicarsi al running, in quanto ama provare tutto quello che gira intorno allo sport e allo spirito agonistico, ma anche lui ritiene importante e fondamentale il clima gioioso del pre e post gara. Entrati a far parte della Podistica Pomezia nel settembre del 2018, sono ormai riconosciuti come coppia inseparabile (Anto & Max) e sono stati ribattezzati dai colleghi tesserati con il nome di "COPPIA SPRINT", che hanno mantenuto con affetto. Dopo un costante miglioramento dei tempi sulla distanza di 10 km e aver portato a termine senza particolari patemi l'ultima edizione del Trofeo Lidense (15 km) pensiamo che possano cominciare entrambi a strizzare l'occhio alla mezza maratona.
Direttivo: Ciao, ci presenti brevemente il tuo partner? quale è il suo miglior pregio e il peggior difetto?
Antonella: Massimo è un ragazzo semplice, premuroso, molto simpatico e disponibile (non fraintendere) e incredibilmente un "tuttofare". Ma vorrei racchiudere tutto in una parola "MERAVIGLIOSO". Il suo miglior pregio è la positività, ma di questi tempi diciamo l'ottimismo😊. Il peggior difetto...🤔 fatico a trovarlo, aspetta, forse l'ho trovato... è troppo buono, è un difetto!?! Massimo: Antonella è una persona particolare che bisogna saper prendere. È molto riservata e non ama stare al centro dell'attenzione, ma se la conosci meglio scoprirai quel lato ironico che la rende unica ed è proprio questo il suo miglior pregio. Io con lei rido ogni giorno. Ma quando ha i suoi momenti 😠diventa molto testarda e questo secondo me è il suo peggior difetto.
D: La passione per la corsa è una cosa che vi ha sempre accomunato oppure uno di voi due ha fatto una scelta d'amore? Se è così, chi è che ha fatto il passo verso l'altro?
A:Qui ci vuole una premessa. Vengo da una famiglia in cui sono un po' tutti sportivi, per lo più ciclisti, quindi lo sport è sempre stato presente in qualche modo e lo amo tanto da esser capace di praticare diversi insieme. Quando ho conosciuto Massimo, praticavo il tennis, poi insieme aggiunto il ciclismo e mountain bike, il ballo e siccome ci sembrava poco partecipavamo alle Spartan race e a qualche altra iniziativa sempre sportiva🤗. Poi purtroppo il fato ha voluto che il 24 agosto del 2016 fossimo coinvolti nel terremoto a Pescara del Tronto, esperienza indelebile che ci ha segnato profondamente e allo stesso tempo ha reso il nostro rapporto indissolubile. Insieme ci siamo rialzati, qualcosa della mia vita ho dovuto abbandonarla, ma quando sarà il momento tornerò a riprendermela💪. Scusa sono un po' uscita fuori dalla domanda, Massimo non era un gran sportivo, praticava il movimento di portare la forchetta alla bocca, forse lo considerava uno sport😁😁😁, quindi debbo dire di esser stata io a spronarlo, poi la corsa che era nel mio mirino già da tempo, gliela proposi e insieme ci iscrivemmo con la Podistica Pomezia. Quindi direi che lui ha fatto il passo diciamo verso me, ma non per amore, ma perché si è reso conto che fare sport porta tutta una serie di benefici, fisici e mentali (...la forchetta però se la porta sempre dietro!😂😂😂😂). M: La corsa non è mai stata una mia passione vera e propria🤔. L'ho sempre vista come un modo per rimanere in forma, anche se è da un pò di tempo che la sto apprezzando di più. Quello che ci accomuna è la passione per lo sport sicuramente e questo ci ha spinto a scegliere di intraprendere il podismo un pò per curiosità, un pò per metterci in gioco.
D: Chi dei due è il più costante negli allenamenti? Vi allenate insieme o separatamente?
A: Naturalmente io... anche perché come hai capito, difficilmente mi accontento di un solo sport. Per gli allenamenti dipende, cerchiamo di farli insieme, ma durante la settimana diventa più difficile. M: Antonella è sicuramente più costante di me e si allena di più. A volte capita di allenarci insieme, ma la maggior parte delle volte succede per I primi 2 km perché poi si stacca e rimango ad allenarmi da solo🙁
D: Chi è dei due che arriva prima in gara?
A: Ma scherzi? Iooooo... solo quando mi sono infortunata è arrivato prima 😁, me lo ricordo bene, non perché mi ha battuto, ma perché stavo veramente male, era all'Appia Run, desideravo quella medaglia con il piedone e l'arco. Pur sapendo che non potevo correre ho partecipato lo stesso e quella medaglia è qui appesa a quel bel portamedaglie (grazie ancora ai Castiglia). M: Arriva sempre prima lei🔝. In gara va anche meglio quindi per me è impossibile batterla.
D: E invece chi è dei due che arriva prima al frigo?
A: Lui!!!!! Ma semplicemente perché è un buongustaio, in cucina sta avanti! M: Qua non ci sono storie. Al frigorifero l'ho sempre battuta io, ma vi assicuro che si difende bene!
D: Vi sfottete mai al termine di una corsa?
A: No, direi mai, anzi ci condividiamo come l'abbiamo vissuta. M: Assolutamente no, anzi. Ci raccontiamo com'è andata e come abbiamo gareggiato e cerchiamo le motivazioni per fare meglio e per capire dove avevamo sbagliato.
D: 10-21 o maratona: quale distanza preferisci e perché?
A: Mai corso una 21, figuriamoci una maratona, ma ho partecipato a due Spartan Race una di seguito all'altra per un totale di 30 km, ma in queste gare con gli ostacoli la corsa non è continua. Comunque la 21 era un mio obbiettivo e l'avevo quasi raggiunto, poi con la pandemia si è fermato tutto. Mentre la maratona per il momento è lontana, ma forse potrebbe essere un traguardo futuro. M: Visto la poca esperienza per il momento mi fermo ai 10k perché è l'unica che mi posso permettere. Però in qualche gara da 13k e 15k mi sono trovato meglio e sono riuscito a dare di più.
D: I tuoi amici passano a prenderti per una sgambata, ma il tuo partener ha preparato un'amatriciana da paura... cosa fai? Secondo te a parti inverse lui cosa fa?
A: Mi preparo e andiamo... bada bene cosa ho scritto: "andiamo". La pasta "la magno n'artra vorta". Al contrario, Massimo si siede tutto contento e... "magna"! M: Mollo gli amici e mi godo l'amatriciana. Mentre Antonella sicuramente mi avrebbe detto: “Vado a fare una sgambata cosi quando torno me la posso permettere”.
D: Parlaci della tua "prima volta" (occhio, parliamo di corsa): raccontaci dove è stato e come è andata. Ricordi anche la prima volta di lui/lei?
A: Eravamo a Borgo Sabotino, alla "We run Latina", eravamo insieme ed era la prima gara per entrambi, poco più inesperti di ora. Bella corsa, per poco andavo anche a premio di categoria senza che me ne accorgessi. Ho un buonissimo ricordo all'arrivo, ci aspettava la fetta di pane e Nutella e chi se la scorda! Ho fatto il bis e il tris😜, per non parlare poi del panino con la porchetta! 🔝 M: La mia prima volta, anzi la nostra prima volta è stata la gara a borgo sabotino nel 2018. Io venivo da un infortunio alla spartan race e avevo pochissimo allenamento sulle gambe ma volevamo farla e ci siamo buttati. È stata una gara devastante!🤕 Mi ricordo che I dolori non finivano mai, ma soprattutto i km non finivano mai. Anche se era solo una 9k a me sembrava di essere ad una mezza maratona. L'unica cosa bella che ricordo è stato all'arrivo quando ci hanno dato pane e nutella e il panino con la porchetta😝😝!
D: C'è mai stata una volta in cui in gara hai pensato "Non ce la faccio"? E se non hai mollato, cosa ti ha spinto a continuare?
A: Eeeeeeehh…ovvio che c’è stata! Ma la testardaggine è più forte, vedi "Appia run": al 1° km già avevo pensieri di abbandono per i forti dolori che non mi permettevano di poggiare bene il piede a terra, poi mi sono detta: "vado un po' più avanti, al massimo torno indietro", al 4° km i dolori erano così lancinanti che non sapevo nemmeno se sarei riuscita a tornare indietro, poi ho incontrato qualche compagno di squadra che mi ha incitato a non mollare (GRAZIE) e così mi sono attaccata a quel barlume di speranza e ho tenuto duro fino alla fine che poi erano 13 i km😥, mi sembra incredibile averla compiuta. Comunque in generale, credo che in ogni cosa che si vuol perseguire, che sia sport o altro, la mente ha sempre un ruolo fondamentale, se lo vuoi lo raggiungi. M: In diverse gare ho pensato di mollare, ma il bagno era sempre occupato e dovevo trattenerla😁😁😁. Scherzo. Ad ogni gara cerchi di cambiare strategia perché pensi che sia la scelta migliore e invece sbagli tutto e cominciano i dolori e la fatica si fa sentire e poi penso... prima arrivo e prima magno... scherzo di nuovo. In quei momenti pensi a tante cose, ma lo spirito agonistico e la competizione ti spingono a non mollare e a fare di tutto per poter arrivare fino in fondo.
D: Secondo noi non hai mollato perché non volevi farti prendere in giro dal tuo partner…
A: Ma noooo…Massimo non mi prenderebbe mai in giro, ma ti dico in tutta sincerità che quando in quel contesto (Appia run) mi passò davanti dopo neanche 100 metri dalla partenza, ci rimasi un po' male, mi sembrava di esser partita bene, pensai: "sto messa proprio maluccio"😱😱😱. M: Ma scherzi mi avrebbe fatto nero altro che prendere in giro. Abbiamo sempre preso sul serio lo sport e non solo nella corsa. Nel ciclismo le gare le abbiamo sempre vissute in modo professionale anche se non eravamo delle schegge.
D: Hai vinto una lotteria: puoi scegliere di correre una gara in una qualsiasi parte del mondo con vitto e alloggio pagato. Dove vai? Vediamo anche l'affinità di coppia: secondo te il tuo partner dove vorrebbe andare?
A: A New York, perché oltre al fatto che non essendoci mai stata mi piacerebbe molto... chi ce l'ha tutti "sti soldi" per vitto e alloggio? Massimo potrebbe aver avuto il mio stesso pensiero. M: Pensavo ad una città dove correre potesse essere una esperienza indimenticabile e mi sono detto che forse non esiste città migliore di New York. Ecco se dovessi scegliere andrei li anche se più che una 42k farei una 4,2k. Antonella? Non saprei ,ma non credo che scelga la stessa città... ma solo perché non abbiamo l'esperienza e la conoscenza per poter scegliere. A meno che non si tratta di mangiare.
D: Ma questo viaggio lo fai in solitario o porti anche lui/lei?
A: Ma scherzi! Assolutamente andiamo insieme, un'esperienza del genere è con lui che la voglio condividere. M: La porto con me. Senza di lei non riuscirei a farcela.
D: C'è una gara che hai messo nel mirino e per la quale hai pensato "Prima o poi la devo fare"?
A: Non c'è proprio una gara, ma c'è di sicuro (come già detto) una distanza, la 21km, poi chi lo sa, con queste interviste in cui ci si racconta, mi fate venir voglia di fare tante altre esperienze. M: Come ho già detto non ho la conoscenza di un vero appassionato e non conosco gare che vale la pena veramente di fare, ma di sicuro arrivare a fare una mezza maratona, sarebbe veramente un’emozione enorme.
D: Con la pandemia si è bloccato un pò tutto e le gare sono state proibite: quale è la cosa che ti è mancata di più?
A: Gli amici della Podistica Pomezia, appena entrata in squadra mi sono subito trovata bene con tutti, ben accolta e questo non è scontato. Adoro lo spirito che si respira, è veramente una bella compagnia con tante e diverse persone ed esperienze che ognuno dona e che sono per me un arricchimento. M: Beh, forse gli allenamenti sono diminuiti per via della pandemia, ma avevi comunque la possibilità di fare qualcosa anche se da solo. Ma le gare si, quelle mi sono davvero mancate. Dall'incontro mattutino con gli altri prima di metterci in viaggio per andare alla gara, al montaggio del gazebo e alle battute prima di andarci a riscaldare. Poi si stava in griglia e si rideva per nascondere un pò di ansia per l'inizio della corsa e quando arrivavo al traguardo pensavo... mi avranno lasciato un pezzo di dolce? E poi i commenti a fine gara e se c'era qualcuno di noi che andava a premio, era il massimo. Questo l'ho vissuto ad ogni singola gara.
D: Saluta gli amici della Podistica Pomezia
A: Più che un saluto, vorrei RINGRAZIARLI TUTTI, uno per uno, compresi voi del direttivo, per essere semplicemente VOI STESSI. GRAZIE!🤗 M: Ciao ragazzi continuate ad allenarvi perché presto torneremo ad esultare insieme 👍👍👍👍