Ciao a tutti, ragazzi. Eccoci qua, pronti per il nuovo appuntamento de ”L'angolo del tesserato”… questa iniziativa sembra aver riscosso un buon successo e poiché a noi della Podistica ci piace sperimentare, oggi ne abbiamo fatto un altro. Ci siamo divertiti a mettere in piedi un’intervista doppia (avete presente quelle viste in alcuni programmi televisivi?), coinvolgendo una delle coppie della nostra società.
Ci siamo divertiti a sottoporre separatamente alle nostre "vittime" di turno domande mirate a verificare il loro feeling e a nostro avviso l’esperimento è perfettamente riuscito. Anzi dobbiamo dire che ci ha portato a scoprire due persone estremamente affiatate tra di loro, molto disponibili e estremamente simpatiche: insomma, veramente due belle persone!
ANTONELLA CARBONE
MASSIMO RENDINA
Antonella Carbone ama lo sport in generale. Una delle frasi ricorrenti che gli sentiamo dire è: "Se potessi ne praticherei uno diverso ogni ora". Dotata di grande creatività, si diverte a realizzare a livello artistico le idee che gli passano per la testa. Adora ridere, per cui preferisce allo spirito agonistico l'allegria e il clima di festa che si respira nel pre e post gara!
Massimo Rendina proviene dal mondo del ciclismo e da corse “intense” come la Spartan Race. Successivamente ha iniziato a dedicarsi al running, in quanto ama provare tutto quello che gira intorno allo sport e allo spirito agonistico, ma anche lui ritiene importante e fondamentale il clima gioioso del pre e post gara.
Entrati a far parte della Podistica Pomezia nel settembre del 2018, sono ormai riconosciuti come coppia inseparabile (Anto & Max) e sono stati ribattezzati dai colleghi tesserati con il nome di "COPPIA SPRINT", che hanno mantenuto con affetto. Dopo un costante miglioramento dei tempi sulla distanza di 10 km e aver portato a termine senza particolari patemi l'ultima edizione del Trofeo Lidense (15 km) pensiamo che possano cominciare entrambi a strizzare l'occhio alla mezza maratona.
Direttivo: Ciao, ci presenti brevemente il tuo partner? quale è il suo miglior pregio e il peggior difetto?
Antonella: Massimo è un ragazzo semplice, premuroso, molto simpatico e disponibile (non fraintendere) e incredibilmente un "tuttofare". Ma vorrei racchiudere tutto in una parola "MERAVIGLIOSO". Il suo miglior pregio è la positività, ma di questi tempi diciamo l'ottimismo😊. Il peggior difetto...🤔 fatico a trovarlo, aspetta, forse l'ho trovato... è troppo buono, è un difetto!?!
Massimo: Antonella è una persona particolare che bisogna saper prendere. È molto riservata e non ama stare al centro dell'attenzione, ma se la conosci meglio scoprirai quel lato ironico che la rende unica ed è proprio questo il suo miglior pregio. Io con lei rido ogni giorno. Ma quando ha i suoi momenti 😠diventa molto testarda e questo secondo me è il suo peggior difetto.
D: La passione per la corsa è una cosa che vi ha sempre accomunato oppure uno di voi due ha fatto una scelta d'amore? Se è così, chi è che ha fatto il passo verso l'altro?
A: Qui ci vuole una premessa. Vengo da una famiglia in cui sono un po' tutti sportivi, per lo più ciclisti, quindi lo sport è sempre stato presente in qualche modo e lo amo tanto da esser capace di praticare diversi insieme. Quando ho conosciuto Massimo, praticavo il tennis, poi insieme aggiunto il ciclismo e mountain bike, il ballo e siccome ci sembrava poco partecipavamo alle Spartan race e a qualche altra iniziativa sempre sportiva🤗. Poi purtroppo il fato ha voluto che il 24 agosto del 2016 fossimo coinvolti nel terremoto a Pescara del Tronto, esperienza indelebile che ci ha segnato profondamente e allo stesso tempo ha reso il nostro rapporto indissolubile. Insieme ci siamo rialzati, qualcosa della mia vita ho dovuto abbandonarla, ma quando sarà il momento tornerò a riprendermela💪. Scusa sono un po' uscita fuori dalla domanda, Massimo non era un gran sportivo, praticava il movimento di portare la forchetta alla bocca, forse lo considerava uno sport😁😁😁, quindi debbo dire di esser stata io a spronarlo, poi la corsa che era nel mio mirino già da tempo, gliela proposi e insieme ci iscrivemmo con la Podistica Pomezia. Quindi direi che lui ha fatto il passo diciamo verso me, ma non per amore, ma perché si è reso conto che fare sport porta tutta una serie di benefici, fisici e mentali (...la forchetta però se la porta sempre dietro!😂😂😂😂).
M: La corsa non è mai stata una mia passione vera e propria🤔. L'ho sempre vista come un modo per rimanere in forma, anche se è da un pò di tempo che la sto apprezzando di più. Quello che ci accomuna è la passione per lo sport sicuramente e questo ci ha spinto a scegliere di intraprendere il podismo un pò per curiosità, un pò per metterci in gioco.
D: Chi dei due è il più costante negli allenamenti? Vi allenate insieme o separatamente?
A: Naturalmente io... anche perché come hai capito, difficilmente mi accontento di un solo sport. Per gli allenamenti dipende, cerchiamo di farli insieme, ma durante la settimana diventa più difficile.
M: Antonella è sicuramente più costante di me e si allena di più. A volte capita di allenarci insieme, ma la maggior parte delle volte succede per I primi 2 km perché poi si stacca e rimango ad allenarmi da solo🙁
D: Chi è dei due che arriva prima in gara?
A: Ma scherzi? Iooooo... solo quando mi sono infortunata è arrivato prima 😁, me lo ricordo bene, non perché mi ha battuto, ma perché stavo veramente male, era all'Appia Run, desideravo quella medaglia con il piedone e l'arco. Pur sapendo che non potevo correre ho partecipato lo stesso e quella medaglia è qui appesa a quel bel portamedaglie (grazie ancora ai Castiglia).
M: Arriva sempre prima lei🔝. In gara va anche meglio quindi per me è impossibile batterla.
D: E invece chi è dei due che arriva prima al frigo?
A: Lui!!!!! Ma semplicemente perché è un buongustaio, in cucina sta avanti!
M: Qua non ci sono storie. Al frigorifero l'ho sempre battuta io, ma vi assicuro che si difende bene!
D: Vi sfottete mai al termine di una corsa?
A: No, direi mai, anzi ci condividiamo come l'abbiamo vissuta.
M: Assolutamente no, anzi. Ci raccontiamo com'è andata e come abbiamo gareggiato e cerchiamo le motivazioni per fare meglio e per capire dove avevamo sbagliato.
D: 10-21 o maratona: quale distanza preferisci e perché?
A: Mai corso una 21, figuriamoci una maratona, ma ho partecipato a due Spartan Race una di seguito all'altra per un totale di 30 km, ma in queste gare con gli ostacoli la corsa non è continua. Comunque la 21 era un mio obbiettivo e l'avevo quasi raggiunto, poi con la pandemia si è fermato tutto. Mentre la maratona per il momento è lontana, ma forse potrebbe essere un traguardo futuro.
M: Visto la poca esperienza per il momento mi fermo ai 10k perché è l'unica che mi posso permettere. Però in qualche gara da 13k e 15k mi sono trovato meglio e sono riuscito a dare di più.
D: I tuoi amici passano a prenderti per una sgambata, ma il tuo partener ha preparato un'amatriciana da paura... cosa fai? Secondo te a parti inverse lui cosa fa?
A: Mi preparo e andiamo... bada bene cosa ho scritto: "andiamo". La pasta "la magno n'artra vorta". Al contrario, Massimo si siede tutto contento e... "magna"!
M: Mollo gli amici e mi godo l'amatriciana. Mentre Antonella sicuramente mi avrebbe detto: “Vado a fare una sgambata cosi quando torno me la posso permettere”.
D: Parlaci della tua "prima volta" (occhio, parliamo di corsa): raccontaci dove è stato e come è andata. Ricordi anche la prima volta di lui/lei?
A: Eravamo a Borgo Sabotino, alla "We run Latina", eravamo insieme ed era la prima gara per entrambi, poco più inesperti di ora. Bella corsa, per poco andavo anche a premio di categoria senza che me ne accorgessi. Ho un buonissimo ricordo all'arrivo, ci aspettava la fetta di pane e Nutella e chi se la scorda! Ho fatto il bis e il tris😜, per non parlare poi del panino con la porchetta! 🔝
M: La mia prima volta, anzi la nostra prima volta è stata la gara a borgo sabotino nel 2018. Io venivo da un infortunio alla spartan race e avevo pochissimo allenamento sulle gambe ma volevamo farla e ci siamo buttati. È stata una gara devastante!🤕 Mi ricordo che I dolori non finivano mai, ma soprattutto i km non finivano mai. Anche se era solo una 9k a me sembrava di essere ad una mezza maratona. L'unica cosa bella che ricordo è stato all'arrivo quando ci hanno dato pane e nutella e il panino con la porchetta😝😝!
D: C'è mai stata una volta in cui in gara hai pensato "Non ce la faccio"? E se non hai mollato, cosa ti ha spinto a continuare?
A: Eeeeeeehh…ovvio che c’è stata! Ma la testardaggine è più forte, vedi "Appia run": al 1° km già avevo pensieri di abbandono per i forti dolori che non mi permettevano di poggiare bene il piede a terra, poi mi sono detta: "vado un po' più avanti, al massimo torno indietro", al 4° km i dolori erano così lancinanti che non sapevo nemmeno se sarei riuscita a tornare indietro, poi ho incontrato qualche compagno di squadra che mi ha incitato a non mollare (GRAZIE) e così mi sono attaccata a quel barlume di speranza e ho tenuto duro fino alla fine che poi erano 13 i km😥, mi sembra incredibile averla compiuta. Comunque in generale, credo che in ogni cosa che si vuol perseguire, che sia sport o altro, la mente ha sempre un ruolo fondamentale, se lo vuoi lo raggiungi.
M: In diverse gare ho pensato di mollare, ma il bagno era sempre occupato e dovevo trattenerla😁😁😁. Scherzo. Ad ogni gara cerchi di cambiare strategia perché pensi che sia la scelta migliore e invece sbagli tutto e cominciano i dolori e la fatica si fa sentire e poi penso... prima arrivo e prima magno... scherzo di nuovo. In quei momenti pensi a tante cose, ma lo spirito agonistico e la competizione ti spingono a non mollare e a fare di tutto per poter arrivare fino in fondo.
D: Secondo noi non hai mollato perché non volevi farti prendere in giro dal tuo partner…
A: Ma noooo… Massimo non mi prenderebbe mai in giro, ma ti dico in tutta sincerità che quando in quel contesto (Appia run) mi passò davanti dopo neanche 100 metri dalla partenza, ci rimasi un po' male, mi sembrava di esser partita bene, pensai: "sto messa proprio maluccio"😱😱😱.
M: Ma scherzi mi avrebbe fatto nero altro che prendere in giro. Abbiamo sempre preso sul serio lo sport e non solo nella corsa. Nel ciclismo le gare le abbiamo sempre vissute in modo professionale anche se non eravamo delle schegge.
D: Hai vinto una lotteria: puoi scegliere di correre una gara in una qualsiasi parte del mondo con vitto e alloggio pagato. Dove vai? Vediamo anche l'affinità di coppia: secondo te il tuo partner dove vorrebbe andare?
A: A New York, perché oltre al fatto che non essendoci mai stata mi piacerebbe molto... chi ce l'ha tutti "sti soldi" per vitto e alloggio? Massimo potrebbe aver avuto il mio stesso pensiero.
M: Pensavo ad una città dove correre potesse essere una esperienza indimenticabile e mi sono detto che forse non esiste città migliore di New York. Ecco se dovessi scegliere andrei li anche se più che una 42k farei una 4,2k. Antonella? Non saprei ,ma non credo che scelga la stessa città... ma solo perché non abbiamo l'esperienza e la conoscenza per poter scegliere. A meno che non si tratta di mangiare.
D: Ma questo viaggio lo fai in solitario o porti anche lui/lei?
A: Ma scherzi! Assolutamente andiamo insieme, un'esperienza del genere è con lui che la voglio condividere.
M: La porto con me. Senza di lei non riuscirei a farcela.
D: C'è una gara che hai messo nel mirino e per la quale hai pensato "Prima o poi la devo fare"?
A: Non c'è proprio una gara, ma c'è di sicuro (come già detto) una distanza, la 21km, poi chi lo sa, con queste interviste in cui ci si racconta, mi fate venir voglia di fare tante altre esperienze.
M: Come ho già detto non ho la conoscenza di un vero appassionato e non conosco gare che vale la pena veramente di fare, ma di sicuro arrivare a fare una mezza maratona, sarebbe veramente un’emozione enorme.
D: Con la pandemia si è bloccato un pò tutto e le gare sono state proibite: quale è la cosa che ti è mancata di più?
A: Gli amici della Podistica Pomezia, appena entrata in squadra mi sono subito trovata bene con tutti, ben accolta e questo non è scontato. Adoro lo spirito che si respira, è veramente una bella compagnia con tante e diverse persone ed esperienze che ognuno dona e che sono per me un arricchimento.
M: Beh, forse gli allenamenti sono diminuiti per via della pandemia, ma avevi comunque la possibilità di fare qualcosa anche se da solo. Ma le gare si, quelle mi sono davvero mancate. Dall'incontro mattutino con gli altri prima di metterci in viaggio per andare alla gara, al montaggio del gazebo e alle battute prima di andarci a riscaldare. Poi si stava in griglia e si rideva per nascondere un pò di ansia per l'inizio della corsa e quando arrivavo al traguardo pensavo... mi avranno lasciato un pezzo di dolce? E poi i commenti a fine gara e se c'era qualcuno di noi che andava a premio, era il massimo. Questo l'ho vissuto ad ogni singola gara.
D: Saluta gli amici della Podistica Pomezia
A: Più che un saluto, vorrei RINGRAZIARLI TUTTI, uno per uno, compresi voi del direttivo, per essere semplicemente VOI STESSI. GRAZIE!🤗
M: Ciao ragazzi continuate ad allenarvi perché presto torneremo ad esultare insieme 👍👍👍👍