Cari amici, cari runners,
sabato scorso, dopo 4 giorni di clausura forzata non ho potuto fare a meno di uscire e farmi una piccola sgambata per ricordare i bei momenti in cui, fino a pochi giorni fa, mi dirigevo verso il lungomare e correvo ininterrottamente per una/due ore, accompagnato dallo splendido rumore delle onde.
Sabato ciò non è stato possibile, mi sono limitato a girare intorno a casa, in solitario, lontano da tutto e tutti, secondo quelle che sono le raccomandazioni del governo...e durante questo lento peregrinare senza una meta apparente mi sono ritrovato a riflettere, a pensare e...si, lo ammetto, anche a pregare. Diciamocelo chiaramente: lo scenario attuale nel nostro paese è veramente drammatico ed ogni persona, dopo un iniziale atteggiamento che tendeva a sdrammatizzare (chi di noi non ha condiviso uno dei tanti video o delle tante vignette spiritose che giravano sui social?), si sta rendendo conto che uscirne non sarà una passeggiata.
Ecco perché non riesco a capire certi comportamenti scellerati ed irresponsabili, persone a cui non importa nulla delle misure del governo e credono che facendo i furbi si dimostrano più intelligenti degli altri...ho visto giardini in cui sabato scorso sembrava pasquetta e interi nuclei famigliari in giro con il cane o intenti a fare la spesa.
Dovremmo tutti cercare di fare la nostra parte dimostrando senso di responsabilità e coesione...e mi sento di dire, senza far torto a nessuno, che il popolo dei runners ha sempre posseduto questi valori perché sa quanto può costare arrivare ad un obiettivo...certo, stiamo parlando di corsa, di cose forse futili, ma per la nostra categoria è un argomento pieno di significato e non meno importante di altri.
Anche per noi runners é un momento difficile...gare annullate, nessuna socializzazione...non é semplice mantenere la motivazione per le prossime gare (e chissà quando riprenderanno...), come non è facile rinunciare al nostro modo di vivere...ma sappiamo, speriamo, che sia temporaneo e tutto quello che sta avvenendo è un'occasione per riscoprire altri aspetti del nostro vivere...vivere la famiglia ad esempio, e rinsaldare i rapporti con i nostri cari.
E' vero, possiamo continuare a correre, ma dobbiamo farlo da soli, e questo non deve essere visto come negativo: stare con se stessi ogni tanto serve anche per riflettere, azzerare i pensieri e provare a ricostruirci più forti e motivati di prima. Ma se ognuno di noi può fare a meno di uscire, anche per una semplice gambata...se ognuno di noi può evitare di allenarsi tutti i giorni, limitando le sue uscite, non farà altro che accelerare il processo di ritorno alla normalità che tutti aspettiamo e vogliamo. Guardate questa immagine: osservate la nostra cara Italia e cercate di carpire il messaggio che la nostra patria ci sta inviando..."Vi prego, aiutatemi...Ho bisogno di essere coccolata, ho bisogno di essere amata da tutti voi...non mi basta l'amore degli infermieri, di questi piccoli grandi eroi che lentamente uno dopo l'altro si stanno ammalando per non far ammalare voi...ho bisogno di TUTTI voi"
Cari runners, ascoltiamo la nostra patria, diamoci forza tutti...#iorestoacasa e, se proprio non ci riuscite, #corriresponsabilmente.